A LUNGA CONSERVAZIONE/

Welcome To The Underground

Approfondimenti dalla mostra Beat to Bit.

Gli echi della Summer of Love risuonano ancora nel nostro immaginario, assorbiti e riflessi dalla cultura di massa e dal globalismo generato dalla rete.
Welcome To The Undergorund riprende queste storie con sguardo post-ideologico e disincantato, intrecciandole con i linguaggi che meglio hanno interpretato lo Zeitgeist di quegli anni: cinema, letteratura, musica e sostanze.

di Lucio Guidetti

Chi era davvero Charles Manson? Il diavolo, l’incarnazione del Male, o solamente un uomo ossessionato dalla fama e dal successo?
Come riuscì a manipolare i giovanissimi membri della Family, la comune da lui creata, a seguirlo addirittura fino a compiere numerosi ed efferati omicidi?
Una storia vera e cruda, che sconvolse l’America e il mondo intero alla fine degli anni ‘60.

Un genio, ammesso a soli sedici anni all’Università di Harvard, con un quoziente intellettivo pari a quello di Einstein, trasformatosi in un pluri-omicida…
Un eroe tragico, che lotta contro un sistema che non può essere cambiato…
Un outsider traumatizzato da infelici esperienze sociali, incapace di inserirsi nelle dinamiche comuni, che costruisce una intera filosofia contro la tecnologia e le macchine solo per vendicarsi e far parte di quella società che lo ha rigettato…
Tutto questo, e molto di più, è stato Ted Kaczynski, conosciuto per anni solo con il soprannome di Unabomber.

High Maintenance é una serie che segue le vicende di un pot dealer delivery, “The Guy”, venditore di marijuana a domicilio.
I clienti lo chiamano, lui arriva con la sua valigetta piena di diversi tipi di erba, già imbustata e con la relativa etichetta.
Entrando nelle case incontra così la più varia umanità, offrendo sollievo a base di ganja ai cittadini stressati di New York.
“The Guy” si sposta continuamente in bicicletta per le consegne tra Brooklin, Manhattan e il Queen, e arriva a vedere da vicino e con la lente d’ingrandimento,
tutti i diversi tipi, spesso eccentrici e bizzarri, che vivono nella Grande Mela.
Un tizio la cui professione é rivenditore di marijuana urbana e dispensatore a domicilio di un “high” leggero ,socievole e intriso di speranza.
“La vita é divertente.Le api fanno il miele.” (S.3 – Ep.5 M.A.S.H.)

Nella storia degli uomini e delle loro culture, le droghe, e in particolare gli psichedelici, si sono sempre caratterizzati per “disegnare” nei millenni, ininterrottamente lungo la linea del tempo, dei movimenti rotatori e concentrici, a forma di spirale o di mulinello , con rapide salite e discese improvvise, movimenti spesso turbolenti, quasi ipnotici e avvolgenti nella loro frattalità, e tutti convergenti verso il centro del vortice, giù, verso il punto focale più profondo dove rimbalzano, si connettono e si attorcigliano le domande delle domande, alle quali sembriamo non volere o poter dare più risposta:
Chi siamo noi? Cos’é la nostra coscienza? Il nostro essere di e in questo mondo in una parte infinitesimale dell’universo senza tempo né spazio.

Il vortice ha avviluppato inesorabilmente anche me, risucchiato, man mano che proseguivo nel lavoro, nel magma frenetico e spesso sorprendente, di storie, eventi, personaggi che hanno attraversato la Psichedelia, oggi riattualizzati dalle nuove leve di neuroscienziati, psicologi, terapeuti, ricercatori e psiconauti del cosìddetto Rinascimento Psichedelico.

Il titolo della serie di Podcast vuole poi essere anche un omaggio ai disegni vorticosi di Henri Michaux,
creati sotto l’effetto della mescalina,pioniere e maestro della ricerca psichedelica ai fini della conoscenza e dell’espansione di coscienza.

Il grande autore belga introduce uno dei suoi ultimi lavori, con una frase che mi sento, ancora oggi, di condividere pienamente: “ Le droghe ci annoiano col loro paradiso.Ci diano, piuttosto, un po’ di conoscenza.
Noi non siamo un secolo da paradisi.”
“Connaissance par les gouffres” (1961)