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Il grande Danzatore e coreografo racconta la passione per la danza, il teatro e l’arte, e la dedizione con la quale ha costruito la sua straordinaria carriera. Un percorso che lo ha portato anche a dirigere Aterballetto per quasi vent’anni.

L’uso del corpo inteso come strumento espressivo. Un linguaggio in grado di comunicare sinceramente emozioni e sentimenti.

La descrizione dei principi educativi e dei valori sociali di una scuola, come il Let’s Dance, che ha accolto e spesso anche seguito nella loro crescita, decine di migliaia di tesserati.

Per quale motivo si inizia e si iniziava a danzare, cosa succedeva negli anni ’80, quando il concetto di danza popolare era ancora tutto da esplorare.

Era o è? Cosa rende in questo senso straordinaria la nostra città? Come dialogano eccellenze e sottobosco della danza? Nel frattempo Martina ha cominciato a danzare.

L’importanza di avere come riferimento i maestri. Il lavoro svolto in questo senso per raccogliere grandi nomi e metterli al servizio di tutta la comunità.

Cosa significa incontrarsi e conoscersi attraverso il linguaggio del corpo e quali rapporti di amicizia ne conseguono. È con questa puntata che Martina chiude la sua ricerca.

In occasione del 40° anniversario della scuola di danza LET’S DANCE, Alimentari Cult./Spazio Gerra ha prodotto una serie di Podcast che si divide in sei puntate. 

Le parole e i racconti dei numerosi soggetti coinvolti nelle registrazioni offrono stimolanti spunti di riflessione sul mondo della danza e sul fondamentale lavoro delle scuole, ponendo una particolare attenzione sui risvolti educativi, sociali e psicologici connessi all’insegnamento di questa disciplina artistica.

La narrazione è scandita dalla voce di Martina Bartoli, giovanissima studentessa prossima alla maturità che ha seguito il percorso di raccolta e montaggio dei contributi.